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      Una discreta concimazione è necessaria in tutti i terreni, ma lo è sopratutto in quelli non molto fertili, e bisognerà praticarla in autunno dopo il primo lavoro, onde possa bene impregnarsi la terra dei principii fertilizzanti dei quali son ricchi gl’ingrassi. In un’economia ben intesa si proporzionano ed appropriano persino le varie sorti di letami alla diversa natura del terreno, ma in generale un ingrasso leggiero, polverizzato e facile a spargersi è preferibile a quello che stato fosse soggetto ad una fermentazione troppo grande.
      Non minore attenzione bisogna impiegare nella scelta della semente che si destina alla riproduzione; essa dee scegliersi dai semi perfettamente maturi ed atti a germogliare, qualità che ordinariamente si ritrovano riunite nei semi duri, grossi, pesanti e di un sol colore, e provenienti dalla precedente raccolta, mentre il cotone perde presto la sua virtù germinativa.
      La semente indigena spesso traligna, ed il prodotto quindi riesce scarso e d’inferiore qualità; l’uso delle sementi straniere è ben da commendarsi, e noi siamo concordi col sig. De-Welz nel pensare che tra le sementi estere meritar debbano la preferenza le belle qualità della Luigiana, che sono delle migliori che si conoscono. In ogni caso però le qualità primarie di Biancavilla dovrebbero rendersi più comuni ed anche quelle di Malta, e si sa che in Terranova il cotone ricavato da seme maltese è riuscito più abbondante e di miglior qualità.
      La quantità della semente necessaria per ogni salma legale di terreno è di quint.


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Calendario dello agricoltore siciliano
di Niccolò Palmeri
Tipogr. Pensante Palermo
1883 pagine 189

   





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