), la catapuzia (catapuzzulu sic.) ec., ed all’incontro allevar vicino alle loro abitazioni, quelle che, restando in fiore la maggior parte dell’anno, apprestar possano ottimo ed abbondante pascolo, delle quali piante per altro è ricca la nostra Sicilia.
Stefano Coppoler
XXVI.
SULLA MACERAZIONE DELLA CANAPAPer evitare le micidiali conseguenze che produce la macerazione de’ lini, presso noi tutt’ora in pratica, proponemmo nel calendario dell’anno 1821 di sostituirvi la macchina di Christian.
Ora per uguale oggetto, avuto contezza di un processo che si potrebbe agevolmente usare, in vece della macerazione della canapa, ci affrettiamo a pubblicarlo, onde conoscere i nostri contadini, come in un paio d’ore, ad ogni stagione, può la canapa macerarsi, ottenendone maggior quantità di filo che col metodo ordinario.
Si ponga dell’acqua al fuoco. Quando è al punto della bollitura si faccia sciogliere in essa del sapone nero. Si versi questa composizione sulla canapa disposta in un recipiente che la possa contenere tutta immersa in questo fluido ed unita insieme in fastelli. Coprasi il recipiente con tavole e pagliericci, ed anche panni o canavacci, e dopo due ore si estrarrà. Il peso dell’acqua deve stare a quello della canapa come 650 a 48, ed il peso del sapone a quello della canapa come 1 a 48. Perchè la macerazione poi sia più perfetta, dovranno porsi i fastelli verticalmente. Gallizioli ha verificato questo processo, ma finora non sembra applicabile che alle piccole masse, e non pei grandi cumuli di canapa che si raccolgono.
| |
Sicilia Coppoler Christian
|