Da questo punto moveano le sue intenzioni: quivi arrestossi; onde la nostra storia poco o nulla per lui progredì.
Di quest’opera (4), cui diè nome di Somma della storia di Sicilia pubblicava negli ultimi anni della sua vita due volumi soltanto, con che dalle età favolose giunse alla morte di Costanza, moglie di Arrigo lo Svevo. Nonpertanto sino all’abdicazione di Carlo III ei compivala intera. Affrettavasi a pubblicarne i seguenti volumi quando il morbo, a cui il secolo mercantile par che goda di dilatare le vie, nel paese natìo lo toglieva ai viventi.
Era il 28 luglio dell’anno 1837, e sopra un misero letto agonizzava Niccolò Palmeri. Non dibatteasi fra le angoscie di morte, ma sicuramente aspettavala. Giungeva l’ora estrema, ei recava la scarna mano sul polso; senti mancarlo: fe’ cenno, quasi desse l’ultimo vale a sè stesso, e spirò.
Pochi miseri arredi e i suoi manoscritti erano la gloriosa eredità ch’ei lasciava: gloriosa per certo ove fia testimonio d’una vita illibata, e splendido esempio di virtù cittadine, ed acerbo rimprovero a chi vilmente venduto l’ingegno, seppe trarne lucro ed infamia.
SOMMA DELLA STORIA DI SICILIA
CAPITOLO I.
I. Aborigeni. - II. Cretesi. - III. Sicoli. - IV. Fenici, Morgeti, Elimi. - V. Greci. - Fondazione di Nasso, di Siracusa, di Leonzio e Catana; - VI. di Gela, di Acre, di Casmena, di Camerina; d’Agrigento, di Trotilo, Tapso, Megara Iblea e di Selinunte; - VII. di Zancla, Mile, Imera, Callipoli, Eubea.
I. - Quanto si narra delle cose di Sicilia, prima che i Greci fossero venuti a stabilirvisi, è favola in parte, e in parte oscura tradizione vôta di prova storica.
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