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      Passando per Camarina, città aperta e senza difesa, Dionigi la fece pure evacuare dagli abitanti, che seco si diressero a Siracusa.
      La commiserazione per que’ due popoli, che abbandonavano i patrî lari; il non vedere alcuna schiera nemica ad inseguirli da presso; il non avere Dionigi fatto entrare in mischia i suoi mercenarî, fece concepire a molti il sospetto, che il tiranno volea più presto favorire, che nuocere ai Cartaginesi, acciò il timore della guerra tenesse sempre a lui soggetto il popolo. Però gl’Italiani presa la via de’ monti, abbandonarono l’esercito. Una mano di cavalieri, che maggiormente odiava il tiranno, studiando il passo giunse a Siracusa, prima che colà si fosse saputa la rotta di Gela; corse a saccheggiare la casa di Dionigi; ne maltrattò con ogni villania la moglie.
      Venuto Dionigi in sospetto delle costoro intenzioni, lor tenne dietro con seicento fanti e cento cavalli. Trovò chiusa la porta d’Acradina. Affastellatevi dietro le canne che ivi presso erano abbicate per servire alle fornaci da calce, vi mise fuoco. Mentre la porta ardea sopraggiunse il resto dell’esercito. Arsa la porta, per essa entrò. Alcuni de’ cavalieri, ch’erano dei maggiorenti, senza aspettare il concorso del resto del popolo, vollero opporvisi. Sopraffatti dal numero, vi restarono uccisi. Dionigi, percorrendo la città, trasse vendetta di tutti coloro, che aveano presa parte alla sommossa.
      III. - In questo, i Cartaginesi spedirono a Siracusa un araldo ad offrir la pace; la quale fu tosto conchiusa a tali condizioni: restassero soggetti a Cartagine oltre le sue antiche colonie, i Sicoli, i Selinuntini, gli Agrigentini, e gl’Imeresi; i Geloi ed i Camerinesi tornassero ad abitare le città loro, ma senza cingerle di mura e restando tributarî di Cartagine; i Sicani, i Messeni i Leontini si vivessero colle loro leggi; i Siracusani stessero sotto il dominio di Dionigi; le navi prese nella guerra fossero scambievolmente restituite.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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