Pagina (344/1468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Oltre a trecento illustri scrittori ebbero i natali nelle quattro città Cordova, Almeira, Malaga e Murcia. Più di settanta altre biblioteche erano nelle altre città del regno d’Andalusia. Tale era il sapere de’ medici Arabo-ispani, che i re cristiani di Leone ad essi affidavano la vita loro.
      Mentre l’occidente era immerso nella caligine dell’ignoranza, i matematici saracini studiavano l’algebra sulle opere di Diofante Alessandrino con tal successo, che poi furono tenuti inventori di tal maniera di calcolo; i loro astronomi misuravano esattamente il grado del circolo terrestre, e formavano le tavole astronomiche di Bagdad, di Spagna e di Samarcanda, che nella storia della scienza sono l’anello intermedio tra le osservazioni dei Caldei e degli Egiziani e quelle de’ moderni; la medicina faceva tra loro tali progressi, che i nomi di Mosua, Geber, Raziz ed Avicenna vanno del pari con quello d’Ippocrate; fondavano la scuola di medicina di Salerno, che diede la prima pinta al risorgimento delle lettere in Italia; e gettavano le fondamenta della chimica coll’invenzione del limbicco, coll’analisi delle sostanze dei tre regni della natura, col diffinire a forza d’esperimenti l’affinità degli alcali e degli acidi, e col convertire in farmaci i veleni.
      A tanta civiltà s’erano già da assai tempo incamminati i Saracini, quando vennero al conquisto di Sicilia. Sin da che s’erano essi fatti padroni dell’Affrica, ne aveano affettato il possedimento; e più volte eran venuti a farvi delle correrie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





Cordova Almeira Malaga Murcia Andalusia Arabo-ispani Leone Diofante Alessandrino Bagdad Spagna Samarcanda Caldei Egiziani Mosua Geber Raziz Avicenna Ippocrate Salerno Italia Saracini Sicilia Affrica