Un Abu Mohammed Obeidallah, che ebbe il soprannome di Al Mohadi, fu il primo della famiglia dei Fatimidi che regnò in Affrica e si dichiarò califfo. Fabbricò costui a grandi spese una città sulla costa d’Affrica, che per lui fu della Mahadia; cacciò gli Edrisidi, che regnavano nell’Affrica occidentale; i suoi successori s’insignorirono dell’Egitto. Però l’impero e la religione di Maometto furono indi in poi divisi in tre famiglie, e tre califfi v’ebbero. Gli abbassidi di Bagdad; gli ommiadi di Spagna; i fatimidi d’Egitto. Ma i primi chiamavano gli altri due Shiaiti, che noi diremmo scismatici.
VI. - La rivolta d’Affrica ridestò quella di Sicilia. Nel 909 i Saracini di Palermo si levarono in capo contro Ahmed; ne saccheggiarono i beni; lo misero in carcere. Scelsero a comandante un Alì ebn al Fuarez e spedirono in Affrica un Ben Abi al Hosein, per dar conto dell’accaduto ad Abd Allah, che, cacciato già l’aglabida, era sul punto di mettere sul trono l’emir fatimida. Costui, che nulla meglio cercava che ribellar le provincie dagli Aglabidi, approvò la condotta de’ Siciliani e confermò l’autorità d’Alì. Ma, come giunse al trono al Mahadì, lo Alì ch’ebbe chiesto il permesso di recarsi in presenza di lui, arrivato nella città di Rakkada, vi fu carcerato nel 910; e un nuovo comandante venne in Sicilia, mandato dal califfo. Il popolo cominciò sulle prime a querelarsi dei costui ministri. Un giorno ebb’egli invitati a pranzo molti degli ottimati, a’ quali, come furono dentro al suo palazzo, parve di vedere alcuni de’ servi trarre le spade.
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