Squillaci aprì le porte nel 1060. Ogni cosa allora in Calabria fu soggetto ai Normanni, e il giovanetto Rugiero ebbe indi in poi il titolo di conte (162).
CAPITOLO XVIII.
I. Primo sbarco del conte Rugiero in Sicilia. - II. Discordie de’ Saracini. - III. Presa di Messina e di Rometta. - IV. Battaglia presso Castrogiovanni. Matrimonio del conte. - V. Guerra trai due fratelli. - VI. Sedizione di Troina. - VII. Battaglia di Cerami. - VIII. Primo assedio di Palermo. Battaglia di Misilmeri. - IX. Secondo assedio e resa di Palermo - X. Morte di Serlone. - XI. Resa di Trapani, di Castronovo, di Taormina, di Jato e Cinisi. - XII. Ultime imprese e morte di Roberto Guiscardo. - XIII. Battaglia navale presso Siracusa. Resa di Siracusa, di Girgenti, di Castrogiovanni, di Butera, di Noto.
I. - Fornita la conquista della Calabria, pose l’animo il conte Rugiero a metter piede in Sicilia. Per fare un primo esperimento, valicato il faro con soli sessanta militi, prese terra presso Messina. I Saracini, che ivi erano, sprezzando il poco numero degl’invasori, aprirono furiosamente le porte della città e loro corsero sopra. Il conte finse esserne spaventato e si volse in fuga; quelli con più calore l’inseguirono; come li ebbe tratti lungi dalla città, rivoltosi istantaneamente co’ suoi, diede loro addosso. Sopraffatti dall’impensato assalto, i Saracini si diedero a fuggir da vero; ma, tanto lontani erano dalla città, e il conte l’incalzava tanto, che pochi giunsero a mettersi in salvo entro le mura.
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