La piazza era già circonvallata, le macchine erano per accostarsi alle mura, quando giunsero al campo alcuni messi a lui spediti da papa Urbano II, pei quali gli mandava dicendo, d’esser egli da Terracina venuto in Sicilia ed arrivato in Troina, per abboccarsi con lui; la stanchezza e le vie disagevoli non permettendogli di proseguire il viaggio, pregarlo a venire in Troina. Rugiero, lasciato ai suoi capitani la condotta dell’assedio, venne a trovare il pontefice.
Era allora papa Urbano travagliato da più parti. La guerra che Arrigo IV imperatore di Germania aveva dichiarato a Gregorio VII, non s’era spenta per la morte di quel pontefice; che anzi Arrigo ne era divenuto più forte. L’antipapa Guiberto da lui promosso e sostenuto, era padrone di Roma, ond’era escluso Urbano, il quale per sua sicurezza era obbligato a dimorare in Terracina sotto la protezione de’ principi normanni. L’imperatore Alessio Comneno lo invitava a recarsi in Costantinopoli con uomini dotti in teologia, per assistere ad un concilio da lui chiamato, per definire la controversia fra i latini e’ greci, se dovea consacrarsi il pane azzimo o il lievitato. Papa Urbano stava infra due, e venne in Sicilia, per chieder l’avviso di Rugiero, ch’era già in voce di savio e potente principe, e prender qual partito a lui paresse migliore. Il conte a lui consigliava di recarsi al concilio, per dar opera a comporre le due chiese; ma la notizia giunta delle vittorie riportate da Arrigo, dopo le quali la fazione di Giuberto aveva maggiormente levata la testa costrinse il papa a fare ritorno in Italia.
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