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      Rugiero gli si profferì pronto a soccorrerlo d’armi, di danaro e di quanto si avesse potuto aver luogo; ed oltre di averlo altamente onorato finchè in Sicilia stette, di magnifici doni lo presentò quando volle partirsene.
      Ritornato allora all’assedio di Butera tanto gagliardamente la strinse, che le fu forza arrendersi. I più potenti fra quei Saracini furono dal conquistatore mandati a stanziare in Calabria. Ma la letizia di lui fu allora amareggiata dalla morte della sua prima moglie. Nè passò gran tempo che sposò Adelaide, nipote di Bonifazio marchese di Monferrato, che il Malaterra chiama marchese di Italia. Le due sorelle minori della nuova contessa furono al tempo stesso maritate ai due figliuoli del conte, Giordano e Goffredo, comechè quest’ultimo fosse ancor fanciullo; nè quel matrimonio potè mai esser consumato; per esser lo sposo morto prima di giungere alla pubertà.
      Mentre tali maritaggi si solenneggiavano in Mileto, i Saracini di Noto, che soli restavano ancora sulla difesa, spedirono alcuni di loro a chiedere buoni patti al conte che di leggieri ottennero. Furono loro rilasciati due anni di tributo. La città fu da Rugiero data al figlio Giordano, che venne a governarla ed accrescerne le munizioni E così fu recata a fine la conquista di tutta l’isola, trent’anni dopo il primo sbarco.
      CAPITOLO XIX.
      I. Stato della religione cristiana: vescovadi eretti. - II. Bolla di Urbano II. - III. Governo civile stabilito dal conquistatore: magistrati e forme giudiziarie: tributi e servizî - IV. Concessione de’ feudi: doveri de’ feudatarî: dritti ch’esercitavano.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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