Il Malaterra riferisce l’elezione dei vescovi di Catania, Siracusa, Girgenti e Mazzara nel 1088 dopo la presa di Castrogiovanni, prima che il conte fosse ito all’assedio di Butera, e si fosse in Troina abboccato con papa Urbano. Forse allora ne concepì il pensiere; ma tutto porta a credere che ciò si fosse recato ad effetto dopo quella conferenza; e che allora il pontefice abbia dato al conte a viva voce la facoltà di ordinare a senno suo le cose ecclesiastiche dei suoi dominî, come se legato pontificio fosse prima che ciò gli fosse stato espressamente concesso. Del qual privilegio tanto contrastato in. appresso, e che tutti i re di Sicilia hanno considerato come il più bel giojello della loro corona, ben cade qui in acconcio l’accennare la origine e l’estensione.
II - Quando fu elevato alla sedia pontificia il famoso Ildebrando, monaco di Clugnì, che prese il nome di Gregorio VII, il popolo romano, conservando le forme della primitiva chiesa ed un avanzo dell’antica libertà, sceglieva i vescovi di Roma; e gli imperatori di Germania confermavano la scelta, come coloro, che malgrado le donazioni di Pipino e di Carlomagno, esercitavano sino al XIII secolo un resto della antica loro giurisdizione sullo stato romano; e giunsero talvolta a conferire il papato come un privato benefizio. Dall’altro lato i pontefici, sin da che ebbero fa signoria di quella provincia, cominciarono a pretendere, non che di sottrarsi da quella soggezione, ma di sottomettere alla loro l’autorità di tutti gli altri principi.
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