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      Acconsentitovi Ruggiero il papa fece ritorno in Benevento e quello venne a fermarsi sul monte Sanfelice, e quindi s’avanzò sino al ponte che era fuori della città, ove non volle entrare. Ivi venne a trovarlo il papa, ed in presenza di numeroso popolo gli diede l’investitura e le insigni ducali nell’agosto del 1128. Di che gravi querele nacquero tra il papa ed i baroni, che egli aveva chiamati all’armi.
      V. - Il nuovo duca di Puglia, ottenuto senza trarre la spada quanto bramava, si volse a sottomettere Troja, città grande e forte, che a lui si mostrava avversa; ma trovatala munita sì, che sarebbe stato mestieri perdervi assai tempo ed assai gente riserbando alla nuova stagione l’impresa, venne a Salerno, per ritornare in Sicilia sulla fine dell’autunno. Prima d’allontarsi, Melfi ed altre città a lui volontariamente s’arresero. Non era appena arrivato in Sicilia, che Tancredi conte di Conversano assalì e prese Brindisi e tutte le terre che nell’invasione dell’anno antecedente avea perdute. Nella primavera del 1129, fatto ritorno coll’esercito nel continente, il duca, tentato prima senza far frutto l’assedio di Brindisi, presa e distrutta dalle fondamenta Castro, che pel conte di Conversano si tenea, si volse ad assediare Montalto. Qui un Roberto di Grantmesnil, ch’era uno de’ baroni che seguivano il duca, venne in sua presenza dicendogli: non potere egli più continuare nel servizio; perocchè il suo feudo era troppo piccolo, nè la rendita di esso era bastevole a trarne le spese; volere altre concessioni.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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