Pagina (518/1468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Comechè privo dell’ajuto del cognato, volle il greco imperadore da sè solo ingagliardire la guerra, e mandò ordine al suo cugino Alessio Comneno, ch’era succeduto al Paleologo nel comando dell’armata d’Italia, di assalir la Sicilia e fare ogni sforzo per sottometterla. Ma prima di giungere l’ordine suo, il Comneno, comechè da prima avesse riportato alcun vantaggio sull’armata siciliana e fosse poi venuto a metter l’assedio a Brindisi, assalito con nuove forze dal re, aveva perduto lo esercito, ed egli stesso era rimasto prigione. Un Costantino l’Angelo fu allora destinato con nuova armata all’impresa. Era costui per mettere alla vela; ma fu fatto soprastare fino a tanto che gli astrologhi, osservato gli astri, non ebbero conosciuto ch’essi eran propizî. Ma gli astri furono mendaci; Costantino perdè del pari l’armata, e restò prigione del pari (239). Dopo tanti disastri, il Comneno, visto che anche gli astri erano a lui nemici, comechè si fosse dichiarato di non deporre le armi, se prima non riuniva l’Italia all’impero, cacciato i Barbari di là dai monti, porse orecchio alle pacifiche insinuazioni di Papa Eugenio. La pace fu conchiusa dai due ammiragli, Majone per parte del re, Alessio Comneno per lo Greco. Di bel patto furono reciprocamente restituiti i prigioni, tranne i lavoranti di seta, che il re volle ritenere.
      VI. - Fra tante cure di guerra ebbe il re a soffrire la dolorosa perdita della maggior parte dei suoi figliuoli. Nel 1144 era morto Anfuso, principe di Capua e duca di Napoli; quattr’anni dopo finì di vivere Rugiero duca di Puglia suo primogenito, che lasciò solo due figliuoli naturali, Tancredi e Guglielmo; Arrigo, ch’era il quarto dei figliuoli del re, era morto in tenera età. Il superstite Guglielmo, principe di Taranto, comechè il padre lo avesse tenuto poco degno anche di quel principato (240), non avendo altri figliuoli, fu da lui prima investito del principato di Capua e del ducato di Puglia, e poi nel maggio del 1151 lo volle compagno nel regno e lo fece coronare in Palermo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





Alessio Comneno Paleologo Italia Sicilia Comneno Brindisi Costantino Angelo Costantino Comneno Italia Barbari Papa Eugenio Majone Alessio Comneno Greco Anfuso Capua Napoli Rugiero Puglia Tancredi Guglielmo Arrigo Guglielmo Taranto Capua Puglia Palermo