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      CAPITOLO XXIII.
      I. Acclamazione e coronazione di Guglielmo II. - II. Scissure fra’ ministri. - III. Arrivo del conte di Gravina. - IV. Fuga del gaito Pietro. - V. Partenza del conte di Gravina. - VI. Stato del regno e della corte. - VII. Venuta di Stefano, dei conti del Percese. Sua condotta: cospirazione contro di lui. - VIII. Sommossa de’ baroni di Puglia. Gita della corte in Messina. - IX. Carcerazione del conte di Montescaglioso: giudizio dell’alta corte de’ pari contro il conte di Molise. - X. Tumulto di Messina e di Palermo. Partenza del gran cancelliere Stefano. - XI. Nuovi ministri. - XII. Terremoto. - XIII. Fabrica del tempio di Morreale. - XIV. Matrimonio del re. - XV. Congresso di Venezia. - XVI. Matrimonio della principessa Costanza. - XVII. Imprese militari. - XVIII. Morte del re: suo carattere.
      I. - Posto fine al pubblico corrotto, il nuovo re, con grande accompagnamento equitò per la città. La tenera età sua, la bellezza del suo volto, i dolci modi suoi gli attirarono la benevolenza universale. Coloro stessi, che erano stati avversi al padre, tenevano ingiusto il trasferir l’odio all’innocente figliuolo; e però il popolo, che sempre spera bene dalle mutazioni, gioiva di cuore per l’esaltazione del nuovo re. Nel duomo di Palermo colle solite forme ebbe luogo la coronazione di Guglielmo II; e, perchè vacante era allora quella sedia arcivescovile, il nuovo re fu unto e coronato di Romualdo arcivescovo di Salerno, città capitale della Puglia; e perciò tenuta allora la seconda in tutti i dominî del re.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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