Fra questi si distinse un fratello della regina Margherita, che il re di Navarra suo padre non avea mai riconosciuto per figliuolo, perchè la madre a molti avea fatto copia di sè (277). Costui saputa la morte di Guglielmo I, accompagnatosi a molti soldati spagnuoli, era venuto in Sicilia, ed era stato ben accolto dalla sorella, la quale gli diede in moglie una figliuola naturale del re Rugiero e gli concesse la contea di Montescaglioso di là del faro ed altre terre in Sicilia. Si chiamava egli Roderigo; ma perchè barbaro e ridevole suonava allora un tal nome alle orecchie de’ Siciliani, la regina fece dirlo Arrigo. Era costui un omicciolo contraffatto e di mal colore, senza barba, scilinguato, imprudente, vizioso e, tranne il giuoco, di null’altro sentiva. Sprecato tutto il danaro (ed assai era) avuto dalla sorella, si partì da Palermo, per ritirarsi alla sua contea; ma fermatosi in Messina, la sua casa ivi divenne un ritruovo di corsali, buffoni adulatori, ladroni ed altrettali uomini rigattati, in cui compagnia passava i giorni a stravizzare, le notti a giuocare; intantochè la regina, per levare lo scandalo, fu costretta ad adoprare la sua autorità, per farlo passare in Puglia, onde nuovi incidenti poi lo richiamarono.
VI. - Era in questo già scorso l’anno della morte di Guglielmo I; e, comechè la corte di Palermo fosse stata in quel tempo il teatro delle ambiziose gare de’ ministri e della cupidigia degli stranieri, il regno s’era serbato tranquillo. Aperte le prigioni, richiamati gli esuli, cessate le atroci punizioni del passato governo, abrogati gli abusi, tolti i pesi oltre la legge imposti, era venuto meno il fomite delle insurrezioni; ed i grandi baroni, che in quell’età facilmente turbavano i regni, se non avean parte diretta al governo, ne erano rispettati e carezzati; la regina, oltre le tante concessioni di feudi, avea creati otto nuovi conti.
| |
Margherita Navarra Guglielmo I Sicilia Rugiero Montescaglioso Sicilia Roderigo Siciliani Arrigo Palermo Messina Puglia Guglielmo I Palermo
|