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      Giunti costoro in Inghilterra, esposero la domanda, di cui erano incaricati. Re Arrigo, inteso prima il parere di tutti i vescovi, i conti ed i baroni, che riunì in Londra, aderì alla proposizione e rimandò in Sicilia il vescovo di Troja, accompagnato dal vescovo di Norvich, dall’arci-duca di Rochester e da altri suoi ambasciadori, per darne notizia a re Guglielmo, Poco di poi, la principessa, accompagnata da Egidio vescovo di Eureaux e da altri cortigiani, lasciò l’Inghilterra. Giunta a S. Giles nella spiaggia di Linguadoca, vi trovò Alfano Arcivescovo di Capua, Riccardo vescovo di Siracusa e Roberto conte di Caserta con venticinque galee siciliane, che stavano ad aspettarla; passata sulla capitana, si rimise in mare e dopo lungo e nojoso viaggio giunse in Napoli; quindi volle continuare il cammino per terra; giunta a Palermo, vi fu accolta con istraordinarie dimostrazioni di gioja; si fece tanta luminaria, che Hoveden, storico inglese di quell’età, che in corte di re Arrigo era, dice che la città pareva andare in fiamme e ’l lume oscurava le stelle del cielo (289). Fatti i necessarî appresti, nella real cappella furono celebrate le nozze in presenza dei messi del re d’Inghilterra, di cinque arcivescovi, dieci vescovi, cinque conti ed i grandi uffiziali del regno; ed ivi stesso fu la regina coronata addì 17 di febbraro del 1177. Il re allora per dotario di lei le concesse la contea di Monte sant’Angelo in Puglia, le città di Siponto e di Vieste ed altre larghissime possessioni.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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