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      Era necessario rimuginare gli archivi per trarne le leggi de’ re normanni; scerre quelle che facevano al caso; sfiorare le leggi romane e longobardiche; esaminare le consuetudini antiche; aggiungervi nuove leggi per lo compimento dell’opera; nè tutto ciò potea farsi senza unità di fatica, di disegno, di locuzione. Dall’altro lato alcune leggi di un’epoca posteriore, intese a prescrivere assai angusti confini alla sovrana autorità, non è presumibile che fossero state dettate da libera volontà del principe. Pure è fuor d’ogni dubbio che, finchè la Sicilia ebbe proprii re, le leggi erano atti de’ parlamenti. Per le costituzioni di Federigo, che comprendono le leggi di tutti i re normanni, ciò è chiaro per l’autorità di Riccardo da Sangermano e per la data apposta in fine: Actum in solemni concistorio Melfiensi, Anno Dominicae incarnationis MCCXXXI (1231) alias XXII mense angusti, indictionis quartae. E tutte le leggi de’ re posteriori, sino all’estinzione della famiglia de’ re aragonesi, altro non sono che atti di parlamenti, ai quali si dava il nome di capitoli del regno.
      Da tutto ciò è manifesto che da prima le leggi erano proposte dal principe e validate dall’assenso del parlamento; e che dopo le grandi perturbazioni che ebbero luogo sul cader del secolo, i primi principi aragonesi ebbero eglino stessi, per la sicurezza loro, a proporre quella garantia, che i tempi chiedevano. Venuto poi al trono Martino I, dopo che l’anarchia baronale avea tutto sconvolto e tutto usurpato, i comuni, che già da due secoli erano stati ammessi ne’ parlamenti invitati dallo stesso re, cominciarono a chiedere que’ provvedimenti, che credevano necessarii per riordinare il regno; e però dal principio del XV secolo in poi, i capitoli del regno cominciarono ad esser proposti dal parlamento e validati dall’assenso regio; al quale cambiamento Federigo, forse senza volerlo, diede la prima pinta col dar sede ne’ parlamenti ai rappresentanti de’ comuni.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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