XIII. - I governi d’Europa, informati tutto allo stesso conio e tutti manchevoli di forza propria per reprimere la potenza dei baroni; aveano nel XIII secolo cominciato a chiamare i rappresentanti dei comuni alle pubbliche adunanze, per aver nel popolo un freno ed un contrappeso alla prepotente forza del corpo feudale. I re d’Aragona furono i primi a darne l’esempio ed a sperimentare gli effetti. Nel 1133 i rappresentanti delle città furono ammessi nelle corti del regno, che indi in poi cominciò ad aver più larga forma di reggimento. Nel 1250 già diciotto città avean sede nelle corti di Castiglia. In Inghilterra il conte di Leicester, mentre tenea prigione il re Arrigo III, adunò un parlamento in Londra nel gennajo del 1265, in cui, per farsi un partito nel popolo, chiamò due rappresentanti di ogni distretto ed uno d’ogni città; e tale esempio fu di allora in poi seguito regolarmente. Nel 1293 le città imperiali cominciarono a far parte della dieta del corpo germanico. Nel 1303 Filippo il Bello chiamò per la prima volta rappresentanti delle città di Francia a sedere negli stati generali del regno (421).
Federigo fu uno de’ primi a ricorrere a quel salutare ripiego; e con sagace intendimento venne da prima dando alcun particolare incarico ai comuni. Nel 1222 ordinò che in tutti i borghi, castelli e città del regno si spendessero i danari nuovi di Brindisi e non avessero più corso le monete d’Amalfi, e diede l’incarico dell’esecuzione a due buoni uomini scelti in ogni luogo (422); altri ne furono scelti nel 1226 a far eseguire alcuni statuti, che oggi si direbbero di polizia, contro i forbanditi, i giuocatori, i bettolieri e coloro che andavano attorno di notte (423); per essere nel 1231 le campagne di Puglia devastate da una immensa copia di locuste, fu ordinato, che ognuno delle sue terre prima del levar del sole raccogliesse quattro tumoli di tali pestiferi animali e li recasse a quattro borgesi destinati in ogni terra a farli abbruciare (424); e finalmente nell’anno appresso, per eseguirsi presto le fortificazioni di Sangermano, sei borgesi furono designati ad assistere il contestabile di Capua, che ne avea avuto l’incarico (425). Nel 1232 poi Federigo costituì uno stabile magistrato municipale in ogni comune.
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