Fiorì sul principio dell’araba dominazione in Sicilia; poichè era figlio di Mohamed Ben Abd Allah, che nell’anno 832 dell’era nostra fu da Ziadath Allah mandato ad amministrare la nostra isola. Ahmed fu molto lodato per dottrina.
Mohammed Ben Issa Ben Almounem Abu Abd Allah, secondo la Biblioteca Araba dei Filosofi, dee meritamente venir celebrato fra i più illustri geometri ed astronomi. Ci è però ignota l’epoca in cui visse.
E di età parimenti incerta è Abu Abd Allah Mohamed Ben Hajun, il quale scrisse in versi una Parafrasi del Corano, che poi venne arricchita di note da un altro arabo insigne.
Illustre poeta fu altresì Abu Al Hasan Alì Ben Abd Arrahaman, volgarmente detto Albalbuni, cioè Peloponnesiaco, il quale fiorì nel secolo quinto dell’egira; e nei suoi versi celebrò con somme lodi molti principi arabo-sicoli e principalmente Abu Hamud. Laonde sembra esser vissuto prima dell’arrivo dei Normanni. Questi versi diconsi Divan.
Gli Arabi chiamavano Divan una copiosa collezione di gazele differenti per la rima. La gazela poi è una specie di ode amatoria sparsa di vive immagini e pensieri floridi, e di una tessitura tutta propria della poesia araba. Il divano è perfetto quando nelle rime contiene per ordine tutte le lettere dell’alfabeto. Eccettuata questa particolarità, esso può assomigliarsi al nostro canzoniere (663).
Un secolo circa dopo il Peloponnesiaco fu Abu Al Kasem Ebn Al Kattaa nato in Sicilia. Egli però trasferissi in Cordova, e vi morì nel 1120 dell’era nostra. Scrisse un Dizionario chiamato Liber Verborum e lo divise in tre parti.
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