Delle quali cose, poichè certamente a nessuno sono ignote, non terremo più lungo ragionamento.
Mohammed Ben Abi Mohammed Ben Zefer, di cui finalmente dobbiamo fare un breve cenno, nacque propriamente in Cordova, ma passò la sua vita in Sicilia, il che per avventura conferma quanto abbiamo poco innanzi ragionato. Scrisse Mohammed una opera intitolata dal Casiri: Solatia malorum et nocturna regum confabulatio. Dividesi in cinque sezioni, delle quali la prima tratta di quell’affetto dell’anima, per cui tutto affidiamo al volere di Dio; la seconda del dolore e della contrizione dell’animo; la terza della pazienza; la quarta della conformità al divino beneplacito; la quinta dello studio di una vita più pura e severa. Quest’opera fu terminata nel 1173. Essa fu ultimamente tradotta da un nostro siciliano e verrà pubblicata in Firenze da Felice Le Monnier.
E questi son tutti gli scrittori, che nacquero o fiorirono in Sicilia nell’epoca, in cui fu occupata dai Saracini. Pochi in vero, ma pur quanti la condizione dell’isola nostra potea per avventura produrne. Imperocchè è a considerare, che la loro dominazione non si estese in Sicilia al di là di due secoli e mezzo, dei quali meglio di una buona metà fu spesa in guerre continue e disastrose La città di Taormina cadde in potere dei Musulmani, almeno l’ultima volta (672), verso l’anno 962. L’anno 964 l’imperatore Foca inviò il patrizio Emmanuele con numerose schiere di Russi, Persiani ed Armeni in soccorso di Rometta, che si era ribellata all’emiro di Sicilia.
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