I Saracini sbaragliarono l’esercito di Emmanuele, costrinsero Rometta alla resa. Con quella famosa battaglia ebber fine le guerre; le quali per altro, cominciando a contare dal primo sbarco dei Saracini fatto nell’anno 827, quando Ziadath Allah determinò di accingersi alla conquista di Sicilia, non durarono meno di centotrentasette anni.
E quando poi sottomessa l’isola intieramente e caduto dall’animo dei greci imperatori il pensiero di riconquistarla, i Saracini poterono godere i frutti di loro vittorie, non poteano certo produrre bentosto numerose opere di lettere e scienze; poichè dovette necessariamente scorrere buon tratto di tempo pria che ogni cosa avesse potuto prendere un retto avviamento. Nè poi quell’ordinato e pacifico vivere ebbe lunghissima durata. Conciossiacchè, liberi i musulmani dagli esterni nemici, sottomessi i popoli dell’isola, vollero prima emanciparsi in gran parte dal califfo di Africa; indi i più potenti presero a dividersi gli uni dagli altri e a fondare principati quasi al tutto indipendenti dall’emiro stesso di Sicilia. La qual cosa finalmente porse occasione propizia ai Normanni di por fine al dominio dei Saracini nell’isola nostra.
Per lo che ognuno ben vede, che il tempo favorevole agli studi fu per gli Arabi assai breve. Anzi abbiamo di più. Alcuni degli scrittori accennati vissero sotto i principi normanni, dai quali, come fu detto, ebbero pace e protezione.
(Nota dell’Edit. P. Sanfilippo).
XIII.
Malaterra dà a costui il nome d’Arcadio, ed in ciò è stato seguito da molti; ma non saprebbe capirsi come un saracino avesse potuto avere un nome greco.
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