Calauria è d’incerto sito, come Iera e ’l fiume Dammiria.
(48) Oggi Cantara, che mette foce presso Agosta.
(49) Plutarco dice così: ma troviamo che appresso, quando Agatocle usurpò la tirannide, Acestoride da Corinto comandava gli eserciti, e gli storici dicono, che ciò era in seguito di quel decreto. Allora Siracusa era in pace. Conviene dunque credere, o che vi sia stata una guerra straniera, che ignoriamo, o che il decreto non era limitato al solo caso d’una guerra straniera.
(50) Vedi la nota VI in fine del volume.
(51) Diodoro dice che Agatocle, presa la gran città e Tunisi, le fece spianare; alcuni dei moderni storici lo copiano: ma come poi si potea assediare una città spianata?
(52) Si crede dal Fazzello e dal Cluverio, ove era Ocula detta volgarmente Ucchialà e poi Gran Michele.
(53) Fazzello Dec. II, lib. IV, dice che n’ebbero diciannove: Undeviginti.
(54) Vedi la nota VII in fine del volume.
(55) Oggi Alicata.
(56) Tra Lentini e Catania, detto volgarmente San Leonardo o Reina.
(57) In un erto monte al di là di Morreale, detto San Cusimano.
(58) Oggi Pellegrino.
(59) Marsala.
(60) Secondo Cluverio presso Regalbuto.
(61) Detto oggi di Castroreale, che mette foce presso Milazzo.
(62) Cluverio suppone Sifonia, ove oggi è Agosta, ma s’inganna. Xiphonium era il promontorio di là da Catania, ove è la torre di S. Anna; poco discosta era Xiphonia, sulle cui rovine surse il moderno Aci-Reale.
(63) Aliena, Ilaro e Tiritto sono luoghi dei quali si ignora se città o Castelli fossero stati, ed in qual sito.
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