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      Sed spem totam ponens in pecuniae thesauris et rapinis, ad gladium, et ultiones proprias irruit frontuosa; unde dolor et desolatio chistianorum, magnatum oriuntur comminationes; furor, et rancor, odium et iracundia inter ecclesiam et imperium. Lo stesso, ivi pag. 1042-43.
      (351) Ricard. de Sangerm. cron. ann. 1239, ivi, pagina 616.
      (352) Matth. Paris, ivi, pag. 1054.
      (353) Lo stesso, ivi pag. 1055-56.
      (354) Admiramur insuper Francorum prudentiam, quod subtilius caeteris papales astutias consideratis vel non attenditis cupiditates. Proponit enim ipsius ambitio insatiabilis omnia fidelium regna suo subjicere dominatui, ab Anglorum conculcata corona sumens exemplariter consequentiam. Lo stesso, ivi, pag. 1068.
      (355) Si vuole che Federigo, nel ricever la lettera del figlio, nella quale gli dava notizia della riportata vittoria, poeta com’era, rispose con questi due versi:
      Omnes praelati, papa mandante, vocati,
      Et tres legati, veniant huc usque ligati.
      (356) Matth. Paris, ivi, pag. 1071.
      (357) Si narra che papa Innocenzio il dì delle ceneri nell’imporre la cenere l’un dopo l’altro ai cardinali, fattoglisi avanti uno di essi, ch’era ghibellino invece delle solite parole, gli disse: Memento, homo, quia ghibellinus es; et cum ghibellinis tuis in pulverem reverteris.
      (358) La bolla originale è riferita da Matteo Paris, ivi pagina 1073-74-75-76, il quale d’allora in poi nel nominare Federigo, dice Phedericum, quem imperatorem nominare prohibet Ecclesia.
      (359) L’epistola originale è riferita da Matteo Paris, ivi, pag.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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