Il cauto governo veneto non gli die’ ascolto. Il duca di Savoja volea coglier quel destro per aggiungere il ducato di Milano ai suoi dominii. Comunicò il disegno alla corte di Francia: il maresciallo di Lesdiguieres fu spedito in Napoli, per conoscere il piano del duca d’Ossuna e lo stato delle cose. Ma la corte di Madrid era già venuta in cognizione della trama. Il cardinal Borgia fu nel 1620 secretamente destinato vicerè di Napoli, il quale entrò di notte nel castel nuovo, e al far del giorno il cannone del castello annunziò l’arrivo del nuovo vicerè; senza che lo antico lo avesse pur sospettato. Tentò di levare una sommossa: ma non gli venne fatto. Recatosi in presenza del re Filippo, per l’amicizia del duca d’Uzeda, nuovo favorito, non altro gastigo ebbe che un mal viso di quel buon re. Ma morto l’anno appresso Filippo III, il conte duca d’Olivares lo carcerò nel castello d’Almeda, ove ivi a cinque anni si morì, Il diligentissimo Thomson (The History of the reign of Philip the third king of Spain - by Watson, and Thomson - Basil. 1792) comechè riferisca questi fatti sull’autorità di Gregorio Leti (Hist. Osson) e di Battista Nani (Storia della repubblica Veneta), pure straniero, come egli era, ignorava, che il duca d’Ossuna prima vicerè in Sicilia e poi in Napoli, e confonde le sue azioni ne’ due regni.
(619) Nella parlata del vicerè (che allora faceasi in lingua spagnuola) dicesi «recusando el recevir de la dicha Ciudad de Messina la cantidad, que llega casi do miliones.
| |
Savoja Milano Francia Lesdiguieres Napoli Ossuna Madrid Borgia Napoli Filippo Uzeda Filippo III Olivares Almeda Thomson The History Philip Spain Watson Thomson Gregorio Leti Hist Battista Nani Storia Veneta Ossuna Sicilia Napoli Ciudad Messina
|