Napoli 1613 in fol.
(651) L’antica Siracusa illustrata, Messina 1624. Pietro Carrera nella storia di Catania, pubblicata dopo la morte del Bonanno, dice esserne lui autore; ma ne fu smentito dal marchese di Geraci nell’opera «Dei poeti siciliani.»
(652) Della Sicilia descritta con medaglie. Parte prima. Palermo 1612. Ristampata in Roma nel 1647, ed in Londra nel 1697. La seconda parte fu da Simplicio suo figliuolo data al prete Mauro Marchese palermitano, per farla stampare in Venezia: ma prima di cominciarsene la stampa il Marchese morì e ’l manoscritto andò smarrito.
(653) La Sicilia numismatica; ed Appendice di 300 medaglie al Paruta. Ma queste opere non videro la luce.
(654) Ciò fu eseguito e la popolazione fu trovata 1,123,163 anime.
(655) Era costui figliuolo bastardo di Filippo IV e dicea: son mulo, ma son figlio di buon cavallo.
(656) Prima di partire fece bruciare tutte le carte della cancelleria e tutti i corpi della storia de’ parlamenti di Andrea Marchese, ch’erasi allora stampata coll’aggiunta del Mongitore, il quale nella storia dei parlamenti da lui compilata riferisce questo fatto, ma non dice onde si sia mosso quel vicerè.
(657) Ho inteso nella mia prima età raccontare da un vecchio, che persone viventi nel regno di Vittorio Amedeo gli diceano d’aver visto in una città della diocesi di Girgenti i ragazzi scarabbocchiare al muro un fantoccio, cui davano il nome di Vittorio Amedeo, e farne bersaglio per trarvi de’ sassi. Tanto odioso s’era fatto divenire al volgo un re, che nel breve suo regno procurò sempre il bene della Sicilia.
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