Nč ti rincresca l'incontrarti talvolta in qualche espressione alquanto aspra e pungente: chč l'autore č stato incoraggito ad usarle dallo stesso S. Agostino, fida sua scorta in quest'apologia, il quale assicura(25), che si contagio invaserit, divinae disciplinae severa misericordia necessaria est. Qual sia il presente contagio, e quanto radicato in tant'Infedeli giā tel dissi poc'anzi; ed ora ti fo sapere con Claudiano, che
Ulcera possessis alte suffusa medullisNon leviore manu, ferro curantur et igne.
INDICEDELLE LETTERE.
LETTERA I.
Importanza dell'argomento, e breve critica di alcuni libri, che disapprovano la punizione degli Eretici ed il tribunale del S. Officio.
LETTERA II.
Non č cosa inconveniente, che alcuni dei libri, che impugnano il S. Officio, siano stati condannati dal supremo tribunale del S. Officio medesimo.
LETTERA III.
Chi abbandona la Religione cattolica dopo d'averla abbracciata commette un vero delitto.
LETTERA IV.
L'Eretico riesce assai pernicioso alla religiosa societā de' Fedeli.
LETTERA V.
L'Eretico disturba assaissimo anche la civile societā.
LETTERA VI.
II delitto d'eresia merita severo castigo.
LETTERA VII.
Sono insussistenti e debolissimi i motivi che si adducono dai novatori per preservare gli Eretici da ogni reato e gastigo.
LETTERA VIII.
Continuazione dello stesso argomento, e vanitā d'altre scuse e pretesti che vengono addotti per sostenere l'impunitā degli Eretici.
LETTERA IX.
Anche i Sospetti di eresia possono essere chiamati in giudizio, e puniti.
LETTERA X.
Sė danno alcuni casi, nei quali gli Eretici possono essere tollerati ragionevolmente.
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