Successori ben degni anche in queste incoerenze ed eccessi degli antichi Eresiarchi, e specialmente de' perfidi Donatisti, ai quali rimprovera S. Agostino(27) le sevizie usate contro Marco, Restituto, Marciano, Massimino e tant'altri, ch'erano dichiarati pel buon partito, nel tempo istesso che non cessavano di lamentarsi di quella coazione discretissima che usavano con esso loro i Cattolici o per difendersi o per convertirli. Dopo le rivoluzioni dell'empio(28) Lutero e di que' novatori indegni, che mossi dallo strepito di sì fanatico impostore lo hanno seguitato ed hanno diviso in tanto dissimili sette l'infelice Settentrione, tra quelli che con impegno maggiore e colle perverse loro produzioni hanno procurato di accreditare quelle massime che combattono il sagro tribunale dell'Inquisizione, io non trovo chi a ragione si possa [6] anteporre a Girolamo Mario autore del sedizioso ed empio libro intitolato Tractatus de arte & modo inquirendi Haereticos. Venne alla luce al primo urto che soffrì la nuova setta dagl'Inquisitori Tetzelio e Prierate, e fù stampato colla falsa data di Roma nel 1553. e colla mentita approvazione dello stesso Prierate e de' Cardinali della S. Inquisizione, i quali mossi da tanto ardire ne promulgarono la meritata condanna insieme coll'altr'opera intitolata Eusebius captivus(29), che espone già messe in pratica le false e calunniose regole fissate in quello, ed i principali dommi della cattolica Religione urta e calpesta. Ma non lasciò per questo di rinnovarne la stampa in Londra Ricardo Chiswel nel 1690. con altri opuscoli di non dissimile calibro, proibiti anch'essi dalla Congregazione suddetta con ugual forza e giustizia.
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