Leggete la Bolla di Benedetto XIV., che comincia Sollicita(73), e il modo descrive e la forma della condanna de' libri, e tutto troverete conforme a quanto vi ho esposto finora: e lasciate poi di ricredervi, se vi dà l'animo, del mal concepito sospetto, che vi fa dubitare che in questi giudizj qualche cosa siavi d'incoerente e vizioso. Tutto è fatto a norma delle prescritte leggi, e nulla manca di ciò che esige il rigore di un giudizio il più regolare ed esatto.
Sono è vero ne' libri che si condannano presi di mira talvolta i consultori, i Cardinali ed il Sommo Pontefice, che hanno parte e nell'esame e nel giudizio di queste cause; ma oltre che non sono per lo più codeste ingiurie il primo scopo cui son dirette le pessime loro produzioni, perchè abbonda spesso d'aperte eresie chi ha il coraggio d'oltraggiare quel tribunale che difende la Fede; fatene di meno se vi dà l'animo, e trovatemi, se vi riesce, un'altro giudice competente da sostituire in loro luogo: e se trattandosi di un tribunale supremo, non è possibile che vi riesca in tanta necessità d'agire, e dove è sì grande il pericolo della seduzione, chi può concepire in questo giudizio alcun disordine? e come avrete voi il coraggio di rinfacciarlo al tribunale della Fede? voi, che non osereste per certo di disapprovare un sovrano, che con giusta guerra prende a vendicare i suoi torti; un giudice che offeso [22] dal reo nel suo tribunale, ne ripete le dovute soddisfazioni, a tenor delle leggi(74); e voi stesso che assalito per istrada da ingiusto aggressore, al partito v'appigliaste di difendervi anche a costo della sua vita? o come non avranno motivo d'acquietarsi quegli stessi, che soffrono il danno di una tale condanna, al sentire dal loro prediletto Rousseau nel discorso sopra le scienze, che la situazione più vantaggiosa al buon dritto è di aver' a difendersi contro una parte integra ed illuminata che sia giudice nella sua causa?
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