Ma che fece egli mai a questa scossa l'irreconciliabile emulo insidioso della Divinità, che più non potè nascosto tra i sassi e delubri usurparne gli onori? Invece degl'idoli già troppo screditati e derisi moltiplicò, dice S. Agostino(104), le sette o settarj; e colle obbrobriose invenzioni di costoro recò ad essa un'ingiuria maggiore di quella, che le avesse fatto in addietro colla superstizione di tanti idolatri: videns Diabolus templa Daemonum deseri, & in manum liberantis Mediatoris currere genus humanum, Haereticos movit, qui sub vocabulo christiano doctrinae resisterent christianae. Negarono la Trinità delle divine Persone i Patripassiani, l'unità dell'essenza i [35] Triteiti, e le sua spiritualità gli Antropomorfiti; ed ora l'uno ora l'altro prendendo a combattere de' suoi divini attributi, chi ne impugnò la giustizia come i Marcioniti, chi la perfezione infinita come i Sociniani, chi l'immensità come i Manichei, chi l'onnipotenza come i Seleuciani, chi per ultimo la provvidenza come i Marcioniti e Priscillianisti. E se gli Ariani, i Nestoriani, gli Apollinaristi ed Eutichiani non presero di mira che il mistero dell'incarnazione, negando i primi la divinità del Verbo divino per negar quella di Gesù Cristo, impugnando i secondi la sua umanità sagrosanta, gli altri l'ammirabile unione delle due nature; e se infiniti altri Eretici e settarj hanno combattuto ostilmente la grazia, la libertà, i sagramenti e la Chiesa, non furono costoro alla Divinità meno ingiuriosi ed infesti.
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