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      Si veda Tertulliano(124), Selvaggio Canturano(125), Battaglini(126), il Varillas(127) e Renato Rapini(128), che ne riportano le obbrobriose memorie; e non si tema, se è possibile, la seduzione di costoro da qualunque fecciosa sorgente derivi ed in qualunque infame tugurio si asconda.
      Succede lo stesso per rapporto alla qualità degli errori, che anche nauseanti e ridicoli non cessano d'ottenere talvolta favorevole incontro. Non si poteva ideare cosa più laida ed abbominevole dell'Eresia dei Gnostici e Nicolaiti; eppure questo pessimo fermento guastò gran parte del Mondo, e non mai estinto del tutto sotto mill'altre forme e divise di Manichei, di [44] Valdesi, d'Adamiti, di Turlepini e Fossarj comparve in varj tempi, e regna pur troppo anche ai dì nostri in tanti libertini ed increduli, che offuscano il bel candore del cristianesimo. Erano ridicoli e fantastici gli spropositi di Valentino; eppure trovarono tanti seguaci, che divisi in varie sette riempirono il mondo di platonici vaneggiamenti. Crediate pure, amico carissimo, che è una vana lusinga di pretendere che gli Eretici, per quanto vili e screditati essi siano, e per quanto abbominevoli siano i loro errori, restino pacifici nel loro nido senza che cerchino di dilatarsi. L'eresia di qualunque condizione ella sia, è una scintilla, che presto divampa e produce vastissimi incendj, e riesce a' buoni Fedeli e a tutta la Chiesa di gran danno e rovina; ed all'abilità di cui sono privi i vili ed ignoranti suoi inventori e seguaci, e alla verisimiglianza e decenza, che manca ai loro errori, supplisce pur troppo il Demonio, che, com'assicura S. Agostino(129), ha nel loro cuore la sua sede, e al dire di S. Paolo(130), operatur in filios diffidentiae, e sa dare anche alle tenebre sembianza di luce a danno gravissimo e delle Fede e della società de' Fedeli: ond'è che S. Tommaso non senza ragione paragona gli Eretici ai monetarj falsi, i quali con mentite sembianze di veri impronti e metalli viziano la moneta, che è uno de' principali sussidj ed il mezzo più utile al sostentamento della vita temporale.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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