L'ambiziosa eresia o prevale senza contrasto, e va a distruggere quella Fede che forma delle cristiane repubbliche il principale ornamento e sostegno; o incontra ostacoli, come deve senza meno incontrarli trattandosi di cattoliche società, e tutta sconvolge la buona economia e disposizione dell'uno e dell'altro governo. Questo è il primo scompiglio che reca direttamente. Così è avvenuto per opera degli Ariani in Oriente; così nella Grecia per parte dei Macedoniani; tanto ardirono i Donatisti nell'Africa, i Priscillianisti in Ispagna, gl'Iconoclasti in Oriente, gli Albigesi in Francia, gli Hussiti in Boemia: e tanto sono lontani dal discolparsene Lutero e Calvino, che anzi approvano e lodano così funeste tragedie; e Lutero ripete sovente nei tenebrosi suoi scritti esser natura del suo vangelo mover sedizione(178); e Calvino volle fregiar la fronte delle sacrileghe sue Istituzioni con quell'emblema: Non veni pacem mittere, sed gladium. E più d'ogni altro se ne mostrò persuaso il feroce Zuinglio, il quale non ripetè solamente più volte, che il vangelo vuol sangue, ma col suo sangue stesso sparso in [61] un fatto d'armi confermò la sincerità della perversa sua asserzione.
Nè crediate con Pietro Bayle e con qualch'altro indiscreto patrocinatore dell'irragionevole tolleranza, che le ribellioni e le stragi fatte dagli Eretici a danno non meno della Religione che delle civili repubbliche siano da attribuirsi piuttosto all'impazienza dei Cattolici, che non seppero tollerare i loro errori ed invece della via della persuasione vollero usare quella della forza per isradicarli, che alla perversità degli Eretici, che colla violenza si opposero alle caritatevoli loro istruzioni.
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