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      Molti altri ne porge il P. Ignazio Fiumi nella sua Scuola di verità(194), che io tralascio per non diffondermi oltre il dovere. Solo a provare che questo succede non nella sola Germania, ma dovunque pone piede l'ereticale perfidia, ai sentimenti del P. Graveson aggiungo quelli, di Marc'Antonio de Dominis, che prima di partire dall'Inghilterra, parlando della maggior parte de' Prelati e ministri anglicani ebbe a dire nell'indicata lettera, che adsunt profecto inter vestros Praelatos (salva bonorum existimatione) graviores adhuc abusus, quam sint inter pontificiorum nonnullos, non minor luxus, non minores pompae, non minor avaritia, major vero ecclesiarum et animarum neglectus. Dominatus Episcoporum mundanus in ipsorum clerum efficit, ut passim Parochi britannici et ministri (excipio nonnullos bonos [67] et pios unionis peramantes) sint acerrimi Puritani, quia dominatum illum oderunt. De moribus nihil dico, nihil de simoniis; mirum enim non est, quod minora beneficia vendant illi, qui sua majora emerunt. Ora che volete di più? Abbiamo rei che confessano il danno che hanno arrecato coi loro errori anche al buon costume, che esser suole al dir di M. Martineault,(195) le premier lien des sociétés, le plus ferme appui de la tranquillitè publique, le plus sur garant de la prospérité des empires. E non vi basta questo per confessarvi convinto di questa incontrastabile verità, che l'Eretico reca danni gravissimi, anche alle civili repubbliche, e che l'eresia anche per questo capo merita d'essere annoverata tra i delitti maggiori?


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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