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      E notate, che accennando io i loro danni nulla vi ho detto de' castighi che nascer sogliono dalla irritata divina giustizia; e nulla dironne, perchè ho a fare con avversarj che reputano forse i castighi di Dio puerili invenzioni e favole di vecchiarelle; ma non li crederà tali chi imparò dal profeta Aggeo(196), che il solo trascurarsi da un popolo l'onore dovuto a Dio ridonda in grave danno di tutti: Propter hoc super vos prohibiti sunt coeli, ne darent rorem, et terra prohibita est, ne daret germen suum: et vocavit siccitatem super terram, et super montes, et super triticum, et super vinum et super oleum, et quaecunque profert humus, et super homines, et super aumenta, et super omnem laborem manuum: che sarà poi dove non solo si trascura l'onore di Dio, ma si oltraggia? e dove non solo si ricusa di ascoltare i suoi divini ammaestramenti e la voce che è stata destinata da lui per dichiararli, ma si sprezza e calpesta? Io li credo inevitabili; ma quand'anche mancassero, ben lungidal rallegrarmene, seguirò il consiglio del grande Agostino che mel divieta, e nemo, dirò anch'io con lui, gratuletur homini, qui prosperatur in vita sua, cujus peccatis deest ultor, et adest laudator. Major hic ira Domini est: irritavit enim Dominum peccator, ut ista patiatur, idest ut correctionis flagella non patiatur(197). Iddio ci guardi da sì gran flagello: ed augurando ai nostri nemici colla ristorazione della cattolica Religione la ricuperazione di giorni meno funesti ed il ristabilimento di una società più felice e tranquilla, mi dico di cuore


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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