Non lo dispensa da questo dovere la libertà ch'hanno i colpevoli di rovinarsi; che anzi lo stimola a maggiormente soccorrerli: non lo distoglie il timore di non poter soddisfare a dovere; chè la provvidenza divina non esige da lui se non ciò che è in suo potere: e non lo spaventa infine il pericolo di sbagliare; chè non isbaglia mai colpevolmente chi opera colla dovuta moderazione e cautela. Ed ecco dissipate le nubi, che la malvagità de' novatori ed increduli aveva inalzate per oscurare quella verità che sorge maestosa e sussiste sopra l'immobil base delle più sode dimostrazioni: ed ecco somministrato anche a voi un nuovo attestato di quel sincero affetto che mi fa essere
LETTERA NONA.
Anche i Sospetti di eresia possono esser chiamatiin giudizio, e puniti.
Quello che ho scritto finora di tutti coloro, i quali abbandonano la Fede che hanno professata esteriormente, inteso colla dovuta proporzione regge ottimamente o si parli di Eretici manifesti, o di quelli che con parole e fatti irreligiosi risvegliano qualche sospetto d'infedeltà: e come vane sono state dimostrate tutte le scuse e pretesti che adducono i Tollerantisti per discolpare i primi e sottrarli dal meritato castigo, così sono vane e ridicole se vengono applicate a scusa e difesa degli altri. Sarebbe un precludere ogni strada allo scoprimento di queste volpi insidiose, se, come pensano il Boemero(271) ed il Fleury(272), non fossero i tribunali in libertà di andarne in traccia, tosto che ne abbiano qualche indizio o sentore: e si ha nel Codice di Giustiniano(273), che Haereticorum vocabulo continentur, et latis adversus eos sanctionibus succumbere debent, qui vel levi argumento a judicio catholicae Religionis et tramite detecti fuerint deviare.
| |
Sospetti Fede Eretici Tollerantisti Boemero Fleury Codice Giustiniano Haereticorum Religionis
|