Ma non sono, voi dite, Eretici manifesti quelli, che non destano che puri sospetti d'eresia: e si corre gran rischio perseguitandoli di prender di mira un qualche Fedele, e di sradicare insieme colla zizzania anche il frumento. Ma ditemi, è poi del tutto innocente, chi dà colle parole, e coi fatti sospetto di essere Eretico, quantunque creda da buon Cattolico? ed il molestarlo con quella moderazione che prescrisse Innocenzo III., ed è poi divenuta la norma di tutti i tribunali ecclesiastici, non esclude forse ogni pericolo d'ingiusto gravame? Ea est, dic'egli(285), in fovendis virtutibus et vitiis extirpandis a Praelatis Ecclesiarum servanda discretio et circumspectio adhibenda, ne vel inter nascentium densitate spinarum enormiter frumenta laedantur, vel insuper seminatarum zizaniarum evulsione triticum evellatur. In abscindendis etiam et curandis corporibus infirmorum sic oculi diligentia praecedere debet manus officium, et ferrum digitus praevenire, ne, si cauterium adhibeatur incaute, non tam partes infirmas non sanet, quam sanas infirmet, quod tanto diligentius in mentis languoribus est servandum, quanto animam novimus corpore digniorem, & spiritualia carnalibus praeponenda. Dopo sì grandi cautele e riserve niun luogo rimane al pericolo che insieme colla zizzania resti sradicato anche il frumento, e voi vi potete acquietare.
Quanto alla reità di chi dà sospetto d'essere Eretico quantunque creda cattolicamente, io la giudico così manifesta, che non abbisogni di lungo discorso per essere rilevata.
| |
Eretici Fedele Eretico Cattolico Innocenzo III Praelatis Ecclesiarum Eretico
|