Nec obliviscendum, quod ipse Dominus adhuc infirmo Petro ait: non potes modo sequi: sequeris autem postea. È vero che in tanta luce, che sfavilla ai dì nostri a rendere credibili le cattoliche verità, è difficile trovare alcuno, il quale [124] benchè nato ed educato nell'eresia seguiti a professarla, senza che sappia che la Chiesa cattolica insegna diversamente: contuttociò l'infelice sua condizione, e la mancanza di que' lumi maggiori, che può avere chi è stato istruito tra i Cattolici, lo rende meritevole di qualche compatimento; e fu per questo, al dire di S. Agostino, che risparmiò S. Epifanio gli Antropomorfiti d'Egitto, parcens eis ne dicantur Haeretici(332), e dice poi in generale di tutti quelli, che per la loro rozzezza ed imperizia non sapevano concepir Dio che vestito di umane sembianze, che isti carnales, qui humana Deum forma cogitant, Ecclesiae catholicae gremio contenti cum lacte nutriendi sunt: non se in temerarias opiniones praecipitent, sed ibi studium pium quaerendi nutriant, ibi petant ut accipiant, ibi pulsent ut eis aperiatur: incipiant spiritualiter allegorias parabolasque Scripturarum intelligere...... qua intelligentia quanto magis proficiunt tanto magis Catholici esse firmantur(333). A non lasciare affatto impunita o la pertinacia, colla quale alcuni nati ed educati nell'eresia resistono alle cattoliche verità che conoscono abbastanza, o la negligenza, che usano nel ricercarla, può bastare e la scomunica, che incorrono da quel punto in cui cominciano ad essere increduli colpevolmente, e la privazione di quei gratuiti e più distinti favori, che sugli esempi d'Etelredo Re d'Inghilterra suole accordare la liberalità de' religiosi sovrani ai soli Fedeli, e qualche meno facile condiscendenza che trovano gli Eretici nei paesi cattolici.
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