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      Se le divine istruzioni furono in quella scorta ed appoggio della civil società, lo sono egualmente le nuove istruzioni nelle cattoliche società de' Fedeli. E se a conforto e difesa di quella fe pompa Iddio di molti prodigj nell'Eritreo, nel Giordano, sul Sinai, a perenne conservazione e difesa di queste non cessano mai di mostrarsi tra noi i più segnalati portenti. Ond'è che si deve creder delitto civile anche nelle cattoliche società l'oltraggio fatto alla divina maestà; ma quand'anche non fosse che religioso, anche in quest'aspetto, come ho avuto il piacere di dimostrarvi, non può esser sottratto ai rigori dell'umana giustizia.
      Regge adunque invincibile la fatta dimostrazione, anche a fronte di tutti gli sforzi che fanno i nostri nemici per rovesciarla: ed io mi potrei dispensare dal diffondermi maggiormente, se minore scoprissi l'impegno de' nostri nemici per atterrare questa pietra che forma il più interessante argomento [138] del nostro carteggio. Contro la coazione temporale hanno essi rivolte le loro mire: e questa è che a difesa del tribunal della Fede debbo io sostenere principalmente; e dopo d'avervela mostrata coerente alla ragione, alla Scrittura ed alla pratica universale e costante dell'una e dell'altra legislazione passo a mostrarvela conforme ai sentimenti di tutti gli antichi Padri e dottori.
      Guida e sostegno di questo nobil drappello sarà Sant'Ignazio, il primo tra i Padri apostolici, che nelle preziose sue lettere ha tramandato a noi dopo le sagre Scritture la più veridica storia degli apostolici ammaestramenti e costumi.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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