Chiama il primo tempo opportuno non al taglio e rigore, ma alla piantagione ed alla semina; l'altro lo dice atto non ad plantandum solamente, ma ad potandum quod jam plantatum [142] erat, e ad usare que' rigori e quelle spade che tutte avrebbe voluto vedere rivolte ne' suoi giorni a danno de' miscredenti.
Che possano rispondere adesso l'increduli per sostenere il ruinoso edificio della loro mal concertata cabala io non lo so ideare; solo a vostro totale disinganno voglio avvertirvi in fine che è così certa ed evidente la ragionevolezza di quelle coazioni che ho preso a difendere, che neppure i Protestanti, i meno appassionati almeno ed indocili, hanno ricusato di confessarla. Già udiste come ne parla il Coccejo. Ugo Grozio ne trova i contrassegni e la pratica anche ne' primi tempi del cristianesimo, e sebbene nega che fin d'allora si procedesse alla pena di morte, accorda però che la Chiesa non ha mai disapprovate quelle pene anche temporali e gravissime, che ai delinquenti inesorabili lasciavano spazio da potersi pentire: Illa poenarum genera, quae circa sacra inexcusabiliter delinquentibus poenitentiae tempus reliquerunt, vetus Ecclesia non improbavit. Non fa tante restrizioni il Boemero, ma riportate le varie pene, che gli oltraggiatori della divina maestà hanno sempre incontrate presso gli Ebrei, i Romani, i Germani, Sassoni, Cinesi, Turchi, e si potevano aggiungere anche gli Egiziani e gli Ateniesi, dice che un così grave delitto, che tanto interessa la comune salvezza, si frena con gran ragione anche coll'umane leggi e castighi: Ipsumque facinus poenis humanis recte coercetur(365). Al Grozio succede il Barbeirac, che non sempre coerente a se stesso dopo i maggiori encomj fatti alla tolleranza ha dovuto con troppo ardite espressioni approvare non che l'uso de' castighi semplicemente, ma della forza e resistenza ancora contro chiunque volesse impedirci di far professione della Religione, che noi crediamo la migliore: car du reste il est clair, que l'on peut se dèfendre soi-même contre ceux, qui voudroient nous empêcher de faire profession de la Religion que nous croyons la meilleur(366). Avrebbe parlato meno male, se meno acciecato dal suo spirito privato avesse scritto della Religione che è la migliore, invece di dire di quella che noi crediamo migliore.
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