E chi può credere che abbiano parlato altrimenti e S. Atanasio, che nel Concilio Niceno non lodò solamente, ma unito agli altri Vescovi procurò dall'Imperatore quell'esilio, cui soggiacque Ario coi suoi più ostinati seguaci, e S. Ilario, di cui scrisse Venanzio Fortunato, che contra haereticas acies sicut olim in corpore, non cessavit in spiritu dimicare, giunto sino ad incoraggire con prodigiosa apparizione il Re Clodoveo a quella strage di Eretici, che non senza la sua assistenza, come giova credere, con somma facilità eseguì poco dopo; e si mostrò poi così contrario agli Eretici e loro fautori, che non la perdonò neppure a Costanzo Imperatore, che chiamò per ben tre volte coll'obbrobrioso nome di Anticristo e di lupo rapace pel favore che prestava agli Ariani? Spiega egli stesso il perchè ha disapprovato gli Ariani persecutori scrivendo a Costanzo, e dice che li detesta, perchè cogunt non ut Christiani omnes sint, sed ut Ariani, & confessam in Deo Fidem ad consortium piaculi sui sceleris compellant. Non sono da questi diversi i sentimenti di S. Gregorio, sebbene in qualch'espressione si mostri. alquanto più alterato degli altri: e fuori di quelle ingiustizie, che troppo lo alienavano dalle violenze de' barbari persecutori, esprimon ben'altro che disapprovazione della coazione discreta le sue parole dove dice colla sua solita [151] eloquenza(377) exscinde arianam impietatem, exscinde perniciosum Sabellii errorem. Haec & laicis praescribo; haec & presbyteris; haec & iis, quibus imperium creditum est; non tantas vires sermo meus habiturus est pro S. Trinitate bellum gerens, quanta edictum tuum, si perversis dogmatibus imbutos compresseris.
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