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      Varie altre espressioni d'antichi Padri procurano di piegare al loro partito i nostri avversarj: nè si vergognano d'abusare anche di quelle di S. Gioan Grisostomo, sebbene sappiano dallo Spondano, ch'egli il primo tra tutti i Vescovi procurò che fosse stabilita la pena di morte contro chiunque avesse dato ricovero agli Eunomiani e Montanisti, e leggano nelle sue Omilie con qual forza stimoli non che i magistrati, ma anche le persone private a percuotere anche con ischiaffi i pubblici bestemmiatori. Ma non ho io nè tempo nè pazienza d'andar dietro a tutte l'inezie di costoro, che per sostenersi interpretano la moderazione per una sciocca inazione, la dolcezza per una connivenza vilissima, e la cristiana lenità e clemenza, per una total privazione d'ogni autorità e potere. Vi basti il detto fin qui; e paragonando le sentenze che portano i nostri nemici a favore della loro tolleranza con quelle che ho addotte nell'altra mia a favore della punizione, le loro colle mie risposte, vivo sicurissimo che scoprirete in quelle sola debolezza e capriccio, in queste tutta la ragionevolezza e vigore: e vinto dall'evidenza della cosa non esiterete un momento ad accordarmi, che niun presidio trovar può negli antichi scrittori e maestri il loro ruinoso sistema, e resterete sempre persuaso che sono costretti a cozzare non che colle più evidenti dimostrazioni ma coll'autorità di tutt'i secoli coloro, che s'impegnano a sostenere che il delitto d'eresia non deve essere castigato con pene temporali; ed io sempre più soddisfatto della vostra docilità avrò sempre nuovi argomenti onde pregiarmi di essere


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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