Misteriosi velami di figure e parabole coprono, è vero, adesso quei rigori che erano allora espressi con più chiarezza e fulminati con più frequenza e terrore; ma esigeva un tal contegno la maggiore soavità e clemenza della legge di Grazia, non l'incompetenza della pena: e non sono sì densi codesti velami che nulla lascino trapelare al di fuori di quella verità che annunciano e le figure istesse e le parabole aggiunte alle letterali espressioni di S. Paolo e di S. Luca, che parlano di mutilazione, di morte e di spada materiale; ed unite molto più all'uso, che ne hanno fatto a detta delle Scritture istesse e S. Pietro e S. Paolo col bugiardo Anania, colla finta Zafira, col seduttore Elima e col padre di tutti gli Eretici Simon mago, tale acquistano robustezza e vigore, che nulla si può esiger di più per restare convinto; e sarà sempre presso un giusto estimator delle cose un meschino rifugio quello, al quale [156] si è appigliato il Fleury per eludere la forza di esempj così convincenti, il crederli di niun valore perchè procurati per mezzo d'ajuti superiori. Se i miracoli non sono sempre indizj sicuri di quella podestà ordinaria che Gesù Cristo ha conferita ai Pastori del divin Gregge, lo sono però talvolta, come riflette assai bene il P. Bianchi(393), e se non questa, provano però sempre la giustizia di ciò che per loro mezzo si è ottenuto; e delle pene parlando imposte prodigiosamente ai colpevoli poc'anzi accennati, io credo tanto meglio indicata la loro ragionevolezza e giustizia, quanto è più sublime e perfetta la mano da cui sono discese, e maggiore la santità di quelli che le hanno impetrate.
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