Si scosse allo strepito di tanti errori lo zelo del buon Pontefice Gioanni XXII., e con una Bolla dommatica li fulminò, dichiarandoli sacrae Scripturae contrarios, & Fidei catholicae inimicos, haereticos, seu haereticales & erroneos(476). A Marsilio, cui si unì Gianduno, sono succeduti in appresso Marc'Antonio de Dominis, Fr. Paolo, Edmondo Richerio, Budeo e varj altri che hanno procurato di accreditare di nuovo i loro errori: ma non fu meno pronta la S. Sede a conquiderli, e l'immortal Benedetto XIV rinnovò le condanne di Gioanni XXII contro il pessimo libro del P. de la Borde, che posti li avea in migliore e più seducente comparsa. E perchè il recentissimo Sinodo di Pistoja avea raccolti tra tanti altri errori giansenistici e quesnelliani quanti mai se n'erano inventati a depressione della podestà della Chiesa e ad avvilimento della suprema autorità della S. Sede, e questo stesso segnatamente che la spoglia d'ogni esteriore podestà coattiva, così ben'a ragione lo zelo invincibile del gran PIO SESTO l'ha preso poc'anzi nella dovuta considerazione, e contro di lui ha rinnovato le giuste condanne di Benedetto e Gioanni, e ha dichiarati scomunicati tutti quelli che avessero ardire in appresso di sostenerlo e difenderlo(477). Che si ricerca di più per conchiudere che non è dunque questa un'opinione in cui si possa arbitrare a capriccio, ma un sentimento autenticato da quell'oracolo stesso, del quale Gesù Cristo ha provveduto la sua Chiesa a comune istruzione e governo? Si desidera forse che parli la Chiesa se non con maggiore autorità e vigore con maggiore solennità almeno adunata in un Concilio ecumenico?
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