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      Ma di questo abbastanza: mi volgo ora a maggiore schiarimento del nostro argomento a dileguare i varj altri dubbj, che sono, non so come, derivati in voi da principi sì giusti, e che sembravano più acconci a distruggerli che ad eccitarli. Non potendo però in questa lettera, in cui mi sono diffuso anche di troppo, lo farò nel venturo ordinario, nel quale vi mostrerò quanto poco soffra dalla fissata massima la spirituale podestà e condizione della Chiesa. Accogliete intanto questa lettera come un nuovo attestato del sincero mio attaccamento alla vostra degna persona, e credetemi sempre
     
     
     
     
      LETTERA DECIMASETTIMA.
     
      Il diritto che ha la Chiesa di castigare gli Eretici con peneanche temporali non fa cambiare stato al suo
      spirituale governo.
     
      Manco male che non le spirituali delle censure ecclesiastiche, ma le sole pene temporali lasciate in piena disposizione della Chiesa vi hanno recato una qualche apprensione. Questa riserva mi persuade che i libri cattivi, che avete letti, non sono stati i peggiori. Questi s'inoltrano assai di più; e dopo d'avere spogliato il tribunal della Chiesa de' temporali flagelli, furiosi s'avventano alla sua destra, e tentano di privarla di que' fulmini istessi, che privano i colpevoli d'ogni bene e vantaggio spirituale, e quella sublime podestà, che, al dire del Salmista, è nata a renderla terribile ut castrorum acies ordinata, viene ristretta da loro o sulle cattedre annunciatrice pacifica delle celesti istruzioni, o sugli altari benefica dispensatrice delle celesti benedizioni e favori.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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