Ma non sono questi scrupoli che sogni e chimere non meno vane e ridicole delle dileguate sinora; e svaniranno ben presto poichè vi avrò dimostrato in altra mia, che il nostro sistema s'accorda bene egualmente colla mansuetudine che conviene alla Chiesa e colla maestà de' sovrani e l'unità della causa. Vi costa poco l'aspettare un'altro ordinario per ricevere una più chiara ed importante istruzione su questi punti rilevantissimi. Conservatevi intanto in buona salute, e siate certo che non lascierò mai di essere quale mi protesto
LETTERA DECIMANONA.
Quale e quanto decorosa incombenza attribuisca la Chiesa
alle podestà secolari nelle cause di Fede.
Non preme meno alla Chiesa la sussistenza della temporal podestà de' sovrani che la conservazione della propria: e se questa è da lei procurata con ogni diligenza, perchè parto illustre di quella Sapienza infinita, che l'ha stabilita nel mondo a ristoro della misera umanità quella merita tutta la sua attenzione, perchè destinata da Dio a giovarla e proteggerla: quindi è che si è mostrata mai sempre instancabile non solo nella propagazione e conservazione di se stessa, ma anche nella difesa di quei diritti che al principato appartengono: e non è mai nata alcuna eresia a danno della secolar podestà, che non si sia presa la cura di condannarla; e niun'Eretico ha mai vibrato contro di lei alcun colpo, che non abbia cercato di ripararlo colla sovrana sua autorità e potere: ed ha in ogn'incontro dimostrato assai chiaro con quanta sincerità abbia nel Concilio Lateranense adottata la massima del Pontefice Pasquale II., il quale scrisse a Basilio Re di Gerusalemme, che non voleva che la dignità della Chiesa fosse di alcun discapito all'autorità de' sovrani: Nolumus pro ecclesiastica dignitate principum potentiam mutilari.
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