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      Non succede così, se avviene che in vista del gran pericolo, cui vede esposta in questo sistema la Religione e lo Stato, un ministro
      evangelico alza la voce, e rinnovando le salutari istruzioni de' nostri più accreditati dottori insegna, che è naturale all'uomo la società, e che sono e voluti ed autorizzati da Dio medesimo tutti i diritti de' sovrani, e che la loro autorità, comunque abbia la sua origine, è indipendente da tutti, e non ha da venerare e temere qui in terra altr'autorità superiore, che sia in mano degli uomini, che la spirituale conferita da Gesù Cristo medesimo ai Pastori della sua Chiesa, anche a vantaggio degli stessi sovrani resi per lei meglio istruiti ne' loro doveri e più rispettati dai loro sudditi e più sicuri sul trono, nè per altro sollecita dei beni e forze temporali che pel rapporto che aver possono colle cose spirituali e celesti. Ora che si fa dai letterati suddetti e dai falsi politici al suono di sì salutari istruzioni? Invece di plauso s'alzano clamori incredibili e da tutti i novatori si grida al fanatismo, alla crudeltà, alla ruina totale del trono e dell'umanità. Si può dare perversità di giudizio e incoerenza maggiore di questa? Non succede però a mio credere sì gran disordine senza consiglio altissimo di superior provvidenza, che lo permette perchè tra tante incoerenze e sciocchezze meglio risplenda in fine la cattolica verità, e prepara a lei per tal modo la [227] strada di trionfare col tempo, dopo che dileguate le tenebre, tra le quali la tiene ora involta la malvagità degl'increduli, arriveranno a comprendere i sovrani che non già l'ingerenza della loro fida alleata, ma devono temere le violenze ed insidie de' loro esecrabili adulatori: e potremo allora ripetere con maggior libertà ciò che disse ai suoi giorni l'incomparabile S. Agostino ai sovrani d'ogni gente e nazione ingelositi per non dissimile maniera ed allarmati da pessimi ingannatori contro l'autorità della Chiesa: audite ergo Judaei & gentes, audi circumcisio, audi praeputium, audite omnia regna terrae; non impedio dominationem vestram in hoc mundo: regnum meum non est de hoc mundo.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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