Io per me tanto son lungi dall'immaginare qualche ripugnanza tra queste due podestà, che vedo anzi nell'ecclesiastica un'ajuto straordinario somministrato al civile governo perchè sussista con maggior sicurezza e tranquillità, meno esposto ai tumulti dei popoli mal soddisfatti e meno soggetto alle oppressioni e violenze d'allora che sussiste sciolto affatto e disgiunto [229] da quella podestà superiore, che s'interponga per impedire che le più gravi civili discordie non prorompano in aperte sollevazioni a danno della pubblica podestà e dello Stato: e come nella rivelazione un lume acceso dalla provvidenza divina per dissipar le tenebre dell'ignoranza che ingombra l'intelletto colpevole, e nella Grazia una forza superiore che la debilitata Natura rinvigorisce, così vedo nella podestà della Chiesa un nuovo presidio che le umane società, viziate anch'esse e difettose pel peccato d'Adamo corregge e ristora.
È poi falsissimo ciò che voi sospettate, che divenga, cioè il principe spettatore indolente ed ozioso contemplatore dell'ecclesiastiche coazioni, se qualche cosa si lascia in disposizion della Chiesa, e che questa disponendo delle cose sue indipendentemente lo avvilisca e pregiudichi. Il principe che ossequioso si presta alle ecclesiastiche disposizioni non è, come udiste da S. Pier Damiano, che un figlio che grato si mostra e riposa sicuro nel seno della madre. Il Superiore ecclesiastico, che usa dell'autorità che ha ricevuta da Dio, non è che un padre amoroso che s'interessa nei vantaggi dei diletti figliuoli, ed intrecciando in tal modo tra loro in nobil gara i vicendevoli officj di amichevole corrispondenza il trono e l'altare, la civile podestà serve di forte braccio e sostegno alla podestà della Chiesa, e più che spettatrice indolente si mostra anzi protettrice di quelle medesime coazioni che nel suo Stato si eseguiscono.
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