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      Sì, li ha scacciati talvolta, ma in questo istesso abbandono sempre uniforme a se stessa ha mostrato sì gran rincrescimento e ribrezzo, e tante suppliche ha interposte per salvar loro la vita, che ha fatto conoscere ad evidenza che più che il castigo de' malfattori ha avuto in mira la sicurezza di quelli che pericolavano esposti alla loro insidia e furore. Tanta moderazione però e tanta riserva non è bastata a sottrarla dalle maldicenze ed insulti de' suoi nemici. Vogliono criticarla in ogni maniera: ed o faccia uso di quella pastoral verga, che le ha posto in mano la provvidenza divina, e di cui abbiamo quel famoso verso che riporta il Macri nel suo dizionario, Curva trahit, quos virga regit, pars ultima pungit, o si serva di quella spada, che non può maneggiare che per mano de' sovrani suoi figli, opera sempre a danno o della propria o dell'altrui convenienza [233] e stende nel primo caso la falce nell'altrui messe, e rende spettatori inerti dell'esterior coazione quegli stessi che sono stati costituiti da Dio. arbitri di tutte le cose; trasforma nell'altro caso in una vile esecutrice dell'altrui disposizioni quella podestà, che nasce da Dio, padrona assoluta di tutto ciò che è esteriore e corporeo, nè ha il dovuto riguardo all'unità della causa, che resta per tal modo divisa tra due tribunali, uno de' quali cerca e dichiara il delitto ed il delinquente, l'altro lo condanna e castiga. Udiste dall'altra mia quanto sia irragionevole ed ingiusta la prima loro pretensione, e quanto poco discapiti in quest'incontri il diritto della secolar podestà. Sentite ora quanto più sconcia sia e ridicola la seconda imputazione, la quale se l'orribile bestemmia non adegua di Giovanni Hus condannata già solennemente dal Sinodo di Costanza, vi si avvicina però di molto e merita anch'essa disapprovazione e censura.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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