vuole la Chiesa, ed ha dichiarato i di lei cenni di suo singolar lustro e splendore, ed altro non fa in queste esecuzioni, come prendo a mostrare in secondo luogo, che osservare le stesse sue leggi. Imperciocchè hanno bensì, come vi ho detto, i canoni de' Concilj e le decretali de' Romani Pontefici approvate come giuste quelle leggi di tanti avveduti sovrani, che dopo i giudizj ecclesiastici condannano gli Eretici a più severe punizioni, e le hanno talvolta anche promosse come utilissime all'una e all'altra società, ma non sono in sostanza emanate che dalla sovrana loro podestà, e la stessa maniera di eseguirle non è stata prescritta senza la loro approvazione e consenso. Per judicum quoque officia, ne sit cassa episcopalis cognitio, definitioni executio tribuatur(543), così stabilirono gl'Imperatori Arcadio ed Onorio, e con ben lunga serie di prontissime esecuzioni ne hanno rinnovata varj altri in ogni tempo l'approvazione e consenso, l'Imperator Sigismondo in Costanza, Carlo V. in Germania, Ferdinando I. e II. in Boemia, Austria e Stiria, Leopoldo I. e Mattia in Ungheria, Carlo VIII. e IX, Francesco I. e Lodovico XIV. in Francia, Sigismondo in Polonia, Maria in Inghilterra e tant'altri principi in [236] tutte le parti del mondo cattolico. Il dir poi che principi di sì gran senno o non abbiano conosciuto abbastanza il sublime carattere della loro dignità, o l'abbiano voluto avvilire per modo di non aver ribrezzo d'assoggettarlo alle più vili operazioni, sarebbe una vera pazzia.
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