Ma che dovrà poi dirsi di quell'ampiezza ed estensione di podestà e di quella dispotica autorità, che accordano loro sopra quanto v'ha di più utile, venerabile, universale e costante nel cristianesimo?
So che o nasca dal Papa o da Dio immediatamente, la loro autorità è divina, e che competono a lei diritti originarj e primigenj, senza dei quali non sarebbono i Vescovi che ministri sussidiarj e Pastori di nome: e vedete quanto io voglia stendere questi primigenj ed originarj diritti. Quant'è necessario ed opportuno al reggimento e governo della loro diocesi, quanto [259] può senz'opporsi al buon regolamento della Chiesa universale contribuire alla loro convenienza e decoro, l'istruzione della loro Greggia, la somministrazione del pascolo salutare de' divini misteri, la scelta de' ministri inferiori, la distribuzion de' beni al divin culto consagrati, un'autorevole legislazione che ai rispettivi sudditi prescriva i cristiani doveri, e per dir tutto in breve colle parole di Benedetto XIV.(603), quae ad vitia coercenda, virtutem promovendam, depravatos populi mores reformandos, & ecclesiasticam disciplinam aut restituendam aut fovendam necessaria atque utilia esse judicaverit; tutte queste ispezioni le credo di primigenio originario vescovile diritto. E voglio anche accordare di più, e non mi metterò a contendere con chi volesse supporre che, previo il consenso e l'approvazione o espressa o ragionevolmente presunta del Romano Pontefice in qualche caso d'inevitabile necessità e quando fosse interdetto ogni ricorso alla S. Sede per implorare la sua assistenza, voglio, dissi, accordare che per istraordinario diritto possa un Vescovo stendere il suo zelo e la sua pietà fuori della sua diocesi ed esercitare qualch'atto di giurisdizione in quelle, che o abbandonate dai loro Vescovi o cadute in mani di lupi rapaci fossero per incontrare senza il suo soccorso un'inevitabile ruina.
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