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      Solo nell'undecimo e duodecimo secolo s'incominciano ad incontrare conciliari e pontificie disposizioni, che obbligano i tribunali laici ad eseguire contro quelli, che l'hanno meritata, e che vengono [265] abbandonati al braccio secolare, quella pena di morte, la quale in addietro non aveva che permessa, come utile e giusta, al loro zelo e potere: Damnati saecularibus potestatibus, aut earum Balivis relinquantur, animadversione debita puniendi..... Et si quis eorum contra praedicta fecerit.... excommunicationem incurrat; quam si per annum sustinuerit, ex tunc velat Haereticus condemnetur(615). Così si legge nel terzo capo del Concilio Lateranense IV. sotto Innocenzo III.(616). Questa più forte e risoluta maniera però di opporsi al furore degli Eretici, alla quale dopo il lungo giro di tanti secoli ha creduto bene di appigliarsi, non prova che non ne abbia avuto sempre il diritto, e che anche prima non abbia o per se stessa immediatamente o per mezzo dei fedeli sovrani cercato di opporsi alla loro perfidia con ogni maniera di spirituale e temporale coazione. Lo ha fatto senza meno quante volte lo ha permesso la prudenza, e ricercato il buon'ordine: ed è giustissimo il sentimento del Tommasino, il quale dopo d'avere riportato il testè citato decreto d'Innocenzo III. che ha sparso qualche seme del tribunale presente, confessa(617), che non ha fatt'altro che rinvigorire la pratica di tutti i tempi, e quindi inferisce, che non meritava i rimproveri, che ne fanno i non meno ignoranti che maliziosi suoi disapprovatori: Ce décret m'a paru contenir la meilleure partie tant des anciennes loix des Empereurs chrétiens contre les Hérétiques, que des Canons des Conciles d'Afrique sur le même sujet; ainsi on n'a nul sujet de rendre ce Concile, ces Canons, ou ce Pape odieux, comme(618) s'ils avoient donné commencement à cette Inquisition, dont on a conçu tant d'aversion avec plus de passion, que de sagesse & de discernement(619). Basta riflettere alle leggi ed al metodo, ch'hanno prescritto Gesù Cristo(620) e S. Paolo(621) a fine d'impedire la seduzione de' Fedeli, che fin da que' tempi gli Eretici procuravano a tutto potere, per conchiudere, che non furono in questo discordi dai posteriori i tempi apostolici, e che conviene o stenderne agli uni ed agli altri la disapprovazione, o rispettare in tutti egualmente quegli stabilimenti, che provengono dall'istessa provvida ed autorevol sorgente.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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