Nè gli errori soltanto, ma divennero scopo delle loro collere e risentimenti le persone stesse, che li professavano, trattate sì spesso ne' suddetti libri colle obbrobriose taccie di lupi rapaci, di schifose cancrene, di bestie crudeli, di assassini e demonj, e vilipese coi più solenni rimproveri. Furono diretti al medesimo scopo i canoni e le costituzioni apostoliche e tant'altre ecclesiastiche disposizioni, che stabilirono contro gli Eretici le penitenze più rigorose; nè ebbero certamente altra mira i fulmini pesantissimi dei più solenni anatemi vibrati fin d'allora contro costoro dai Vescovi, o dalle particolari loro sedi o uniti in Concilj, o dal supremo Gerarca del cristianesimo, de' quali piene sono le storie. È vero, che prima che il gran Costantino inalberasse su i sette colli la Croce di Gesù Cristo, e si dichiarasse veneratore e seguace de' divini suoi ammaestramenti, non troverete nella Chiesa di Dio le spade alzate per castigarli con pene anche temporali più rigorose e terribili (sebbene armata ben d'altro [267] che di pene spirituali e leggiere avrebbe veduta la destra dell'Imperator'Aureliano Paolo Samosateno, se avesse ricusato di cedere a chi comunicava col Papa quella casa vescovile della quale per la sua eresia era stato privato): non lascierete però d'incontrare fin d'allora segni non dubbj di quell'esteriore giurisdizione contenziosa e coattiva che la Chiesa doveva esercitare in appresso, ed il sibilo udirete di quella verga, e le minaccie di quelle asprezze e rigori, che fece temere S. Paolo a quelli di Tessalonica e di Corinto(622). Riandate le sagre carte ed i libri preziosi de' Padri apostolici, ed incontrando in quelle un'Anania bugiardo ucciso dall'imperiosa voce del principe degli Apostoli, una Zafira estinta, un Simone prostrato al suolo, rimproverato un Pontefice da S. Paolo(623), acciecato un'Elima, ed esposto un'Incestuoso alle più crudeli vessazioni del Demonio; e trovando in questi che San Gioanni per non restare dalle ruine oppresso si scostò da quel bagno in cui si lavava Cerinto nemico della verità(624), che S. Policarpo chiamò, rimproverandolo pubblicamente, primogenito di Satanasso Marcione che cercava la sua amicizia(625), e che S. Ignazio commendò lo zelo di quei di Corinto che odiavano gli Eretici con tanto ardore che negavano loro anche il passaggio per le loro contrade(626); dite voi francamente che voci son queste e segni dell'alto potere di quella Sposa celeste dell'Agnello divino, che squallida e mesta gemeva allora sotto le forbici d'ingordo carnefice, come di Gesù Cristo predisse il Profeta, ma sarebbe poi divenuta bella come il sole e terribile come un'esercito preparato a combattere.
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